In fondo, la luce, Aracne Editore – 8 e.
E’ stato presentato presso la libreria Fandango in Roma l’opera prima narrativa di Silvia Morante, professore ordinario di Biofisica presso l’Università ” Tor Vergata ” di Roma.
Il libro è composto da 11 racconti divisi in tre sezioni: Epiloghi, Futuribile e Lettere dal Treno.
Il libro è stato presentato dal prof. Raul Mordenti critico ed accademico che ha riconosciuto nell’opera un filo conduttore di realismo imaginifico percorso da una essenza di meraviglia.
I racconti come espressione di intimità con un valore unificante degli stessi nella morte , la sopravvivenza degli oggetti e la coscienza della morte o della perdita della coscienza.
Due racconti sono stati letti con grande sensibilità ed attenzione dall’attrice Laura Morante.
Abbiamo posto alcune domanda all’autrice:
Il Suo libro è scritto in prima persona, perchè?
Volevo raccontare come i ricordi personali divergano da chi li riferisce a distanza di tempo; le storie sono vere ma nello tempo sono diverse secondo il protagonista che le riporta.
Perchè Lei che ha all’attivo molte pubblicazioni scientifiche ha voluto scrivere questo libro?
Scherzando per motivi genetici vista la mia parentela con Elsa Morante, in realtà io ho sempre scritto e mi è sembrato il momento opportuno per questa pubblicazione.
Adesso, dopo questa prima esperienza, sto pensando di scrivere un romanzo.
Auguri ed alla prossima presentazione.
di Carlo Orichuia
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